- Valentano (Lazio),
- Rocca Sinibalda (Lazio),
- Ponzone (Piemonte),
- San Giustino (Umbria)
San Giustino, noto anche come Giustino Martire, fu un importante filosofo e apologeta cristiano del II secolo. Nacque intorno all'anno 100 d.C. a Flavia Neapolis, l'attuale Nablus in Palestina. Prima di convertirsi al cristianesimo, Giustino si dedicò allo studio delle varie scuole filosofiche dell'epoca, ma nessuna lo soddisfece pienamente fino a quando non incontrò il cristianesimo, che abbracciò per la sua capacità di rispondere alle grandi domande esistenziali tramite la figura di Cristo. Divenne difensore della fede cristiana e scrisse numerose opere, tra cui le due 'Apologie' e il 'Dialogo con Trifone', opere che offrono una delle prime difese razionali del cristianesimo contro le accuse dei pagani e degli ebrei. Fu martirizzato intorno al 165 d.C. sotto il regno dell'imperatore Marco Aurelio. La sua figura è importante non solo per il suo martirio, ma anche per il suo contributo intellettuale nel dialogo tra fede e ragione, che influenzò il pensiero cristiano dei secoli successivi.
«“Senti, tu che sei detto uomo della parola, tu che credi di possedere la vera sapienza, se tu ora sarai frustato e ucciso, credi di salire poi in cielo?”. Giustino rispose: “Non solo lo penso, ma lo so con piena sicurezza; io sono ricolmo di questa sicurezza”. I santi martiri glorificarono Dio e andarono subito al luogo dell’esecuzione. E là vennero decapitati. Così compirono il loro martirio professando il nostro Salvatore» (Atti del martirio).
Giustino nacque a Flavia Neapolis, in Palestina, nei primi anni del II secolo. Egli stesso racconta di aver aderito a diverse scuole di filosofia prima di approdare alla vera sapienza, il cristianesimo. Dopo la conversione, avvenuta ad Efeso, si mise in viaggio come maestro itinerante. Approdò a Roma al tempo dell’imperatore Antonino il Pio (138-161) e vi fondò una scuola di filosofia nella quale insegnava ai discepoli la via cristiana alla sapienza. Di lui ci sono giunte due opere. La prima è un’apologia, una difesa dei cristiani ingiustamente perseguitati, indirizzata all’imperatore. La seconda è un dialogo con un ebreo di nome Trifone, probabilmente un famoso rabbino di nome Tarfon. Sulla base di citazioni della Scrittura vuole dimostrare che le verità cristiane erano già annunciate nelle profezie dell’Antico Testamento. Giustino è importante per il pensiero cristiano. La dottrina di Cristo, logos di Dio, sviluppata a partire dal Vangelo di Giovanni, fu decisiva per la comprensione di Gesù. Morì martire sotto il prefetto Quinto Giunio Rustico, probabilmente nel 165. Il suo martirio e quello di alcuni suoi discepoli ci è raccontato dagli Atti, un antico testo di scarna e avvincente semplicità.
San Giustino nacque il II secolo
San Giustino nacque a Sichem
San Giustino morì il II secolo
- Valentano (Lazio),
- Rocca Sinibalda (Lazio),
- Ponzone (Piemonte),
- San Giustino (Umbria)
San Giustino si festeggia il 1 giugno