- Borgo Velino (Lazio),
- Longhena (Lombardia),
- Saint-Denis (Valle d'Aosta)
San Dionigi, noto anche come Dionigi l'Areopagita o Denis, è venerato come il patrono di Parigi e viene ricordato per il suo martirio insieme ai suoi compagni durante le persecuzioni dei cristiani. Secondo la tradizione, dopo la sua esecuzione, San Dionigi raccolse la propria testa mozzata e camminò per sei chilometri, predicando un sermone di pentimento. Questo fenomeno è noto come cefaloforia. Dionigi è spesso rappresentato nell'iconografia cristiana con la sua testa tra le mani. La Basilica di Saint-Denis a Parigi, luogo di sepoltura dei re francesi, è dedicata a lui. La sua festa liturgica si celebra il 9 ottobre e segna un momento di riflessione sulla forza della fede e sulla capacità dei martiri di testimoniare il cristianesimo fino al sacrificio della vita.
Da S. Gregorio di Tours (17 nov.), che scriveva nel VI secolo, apprendiamo che S. Dionigi di Parigi (S. Denis) era italiano di nascita. Inviato dal papa intorno al 250 a evangelizzare la Gallia insieme ad altri sei vescovi missionari, Dionigi stabilì una presenza cristiana su un’isola nella Senna, grazie anche all’aiuto di un sacerdote, Rustico, e di un diacono, Eleuterio: a causa della loro efficacia nel diffondere il messaggio cristiano, furono arrestati, tenuti a lungo in prigione e infine decapitati.
I loro corpi, gettati nel fiume, furono in seguito recuperati e seppelliti; sulle loro tombe fu costruita una cappella e successivamente re Dagoberto, nel VII secolo, fece costruire intorno a questa cappella la celebre abbazia di Saint-Denis, luogo di sepoltura dei re francesi. Dionigi, onorato come primo vescovo di Parigi, divenne il principale patrono di Francia.
Racconti posteriori identificarono erroneamente il santo di oggi con Dionigi l’Areopagita, il discepolo ateniese di S. Paolo, che si sosteneva fosse stato inviato in Gallia da papa Clemente I nel I secolo. Si credeva inoltre che questo Dionigi fosse l’autore degli scritti del cosiddetto Pseudo-Dionigi (S. Dionigi l’Areopagita).
Questa falsa confluenza di tre diverse persone in una sola è stata favorita da un abate di Saint-Denis, Ilduino, vissuto nel IX secolo, responsabile anche della espansione del culto originario. Secondo V Areopagitica di Ilduino, i tre compagni martiri furono decapitati a Montmartre dopo che erano andati a vuoto diversi tentativi di ucciderli; Dionigi quindi camminò per tre chilometri con la propria testa in mano, guidato da un coro di angeli, finché giunse sul luogo della futura abbazia. B.T.A. affermava che il racconto di liduino utilizza «materiale spurio e senza valore, ed è pertanto difficile credere nella sua completa buona fede: la Vita è un intreccio di leggende»; d’altra parte esso raggiunse il proprio scopo, accreditando questa Vita per molti secoli come autentica.
Il culto di S. Dionigi fu molto popolare nel Medio Evo. In Inghilterra gli sono state dedicate più di quaranta chiese, mentre quattro monasteri benedettini hanno conservato la festa della traslazione delle reliquie del santo all’abbazia di Saint-Denis, avvenuta nel 626 (21 apr.).
S. Dionigi è invocato: contro l’emicrania, le malattie veneree, la rabbia
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San Dionigi e compagni si festeggia il 9 ottobre