La Beata Cristina di Stommeln, nata nel 1242 e deceduta nel 1312, è stata una mistica tedesca con una vita segnata da esperienze spirituali intense. Dall'età di nove anni, Cristina iniziò a manifestare estasi mistiche e stigmate, che la portarono a vivere esperienze di comunione profonda con il divino. Nonostante la sua salute fragile, si dedicò con fervore alla preghiera e alla penitenza, guadagnandosi la stima e la venerazione della comunità locale. Importante è il suo epistolario con il domenicano Giordano di Sassonia, che testimonia la profondità della sua vita interiore e la sua devozione. La sua agiografia fu scritta da un contemporaneo, il Prete Giovanni, che raccolse testimonianze dirette della sua santità. Il culto di Cristina si diffuse rapidamente dopo la sua morte, e ancora oggi è considerata un esempio di vita mistica e di totale abbandono alla volontà divina.
I santi ci invitano allo stupore. Per noi le beghine, cui appartenne la beata Cristina di Stommeln (1242-1312), sono delle pie donne dalla mentalità ristretta. Per Régine Pernoud, invece, il termine beghine evoca i grandi beghinaggi del Belgio o dell’Olanda, di Bruges, Gand, Amsterdam, con le loro piccole case raccolte in grandi parchi silenziosi la cui atmosfera è indissolubilmente legata a quella dei dipinti fiamminghi. Immaginiamo tutto un mondo quotidiano di preghiera e di pacifica intimità col Signore. Vi sono beghine che vivono in famiglia, altre che aderiscono a una comunità; ciò che le caratterizza è l’assenza di una regola. Oggi diremmo che si trattò di un movimento laicale che dalle Fiandre si diffuse in Germania, in Francia e nel sud dell’Europa.
La beata Cristina nacque a Stommeln nei pressi di Colonia nel 1242 e fin dall’infanzia ebbe visioni ed altre grazie mistiche. A 15 anni entrò nel beghinaggio di Colonia, ma relativamente presto se ne dovette allontanare a causa di una malattia. Conobbe poi un giovane frate domenicano, Pietro di Dacia, che divenne il suo direttore spirituale. Nel 1269 ricevette le stimmate, che diventavano visibili in certi periodi dell’anno sulle mani e sui piedi. Una grazia che a Cristina valse l’accusa di essere diventata matta. Visse allora in un crescente spirito di solitudine, facendo sue le sofferenze di Gesù in croce.
Nel secolo scorso il teologo Hans Urs von Balthasar inserì Cristina nell’elenco dei santi folli, disposti, sull’esempio di Cristo, ad essere irrisi: «Ha salvato altri! Salvi se stesso!». In realtà i santi folli avevano capito che solo rinunciando a se stesso Gesù aveva salvato il mondo.
Beata Cristina di Stommeln nacque il 1242
Beata Cristina di Stommeln nacque a Stommeln, Germania
Beata Cristina di Stommeln morì il 1312
Beata Cristina di Stommeln si festeggia il 6 novembre